Le guerre
Le guerre mi hanno sempre spaventata. Forse per la storia del mio paese, costellata di guerre antiche e moderne.
Avevo quindici anni quando in Albania è scoppiata la guerra civile. Vedere tutti quei miei coetanei e non con dei fucili in mano mi dava un forte senso di angoscia. Poi la guerra del Kosovo nel 1999. Un milione di sfollati arrivati in Albania.
Vedevo le espressioni del viso di quei ragazzi e ragazze che sono venuti a frequentare le lezioni nella scuola dove andavo io e diventavo triste. Piangevo poi quando sentivo le loro storie.
Gli albanesi del Kosovo furono uccisi, violentata, saccheggiati della dignità, della libertà e del diritto di vivere nella propria terra.
Guerre del passato ma anche quelle presenti tutt’ora nel mondo e che a qualcuno potrebbero sembrare lontane sono frutto di errori (chiamiamoli così) delle cosiddette potenze mondiali.
Le conseguenze però le subiscono sempre i più deboli. Quelli che non possono decidere su nulla. Nemmeno di poter vivere nella terra dove sono nati.
Io sogno un domani dove la parola “Guerra” sia solo un nome dimenticato nell’enciclopedia del mondo. Glielo dobbiamo ai nostri figli.
Marjola Saliu ©copyright 2021
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IL DIRITTO DI SOGNARE
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Estratto dalla prima pagina
Sguardi. Si rimane folgorati incrociando uno sguardo che ci riconosce. Ci manca il respiro e non sappiamo cosa dire perché non abituati ad essere visti.
Di solito tutti ci guardano ma nessuno ci vede. È quando qualcuno ci riesce è magia. Finchè il bene ci unirà.
Va tutto bene amore mio Anche se in fondo non va bene niente Ma ogni volta che sentirai un fruscio Sarà il mio bene che accarezza la tua mente. Un pensiero è come l’acqua.
Si infila dappertutto, corrode tutto, corrompe tutto. E infine, dopo aver fatto fuori tutto il resto, non vi rimane solo che lui.
Questo sottile, fragile, infimo pensiero da stringere forte come fosse l’ultima goccia d’acqua su questa terra. Tutto passa.
Tutto passa, dicono Ma intanto che cerchi di spaccare il mondo Il mondo ti spezza le gambe e ti spacca il cuore.